Nasce da un gruppo internazionale di studiosi il progetto che ha l’obiettivo di proteggere le colture di olive e frutta dai parassiti e dagli insetti infestanti, con un occhio di riguardo all’agricoltura sostenibile.
Si chiama “Commercialization of an Automated Monitoring and Control System against the Olive and Med Fruit Flies of the Mediterranean Region” (in breve “FruitFlyNet”) ed è il progetto portato avanti da un gruppo di studiosi internazionali (6 enti di 5 Paesi dell’area mediterranea) in cui la presenza italiana è rappresentata dall’Università del Molise con alla guida il professore Andrea Sciarretta.
Tra i principali problemi che incidono sulla produzione di olive e frutta, ci sono senza dubbio gli insetti infestanti. Nel corso degli ultimi decenni si sono utilizzati soprattutto i ritrovati della chimica, che tuttavia rischiano di avere un impatto negativo non solo sull’ambiente, ma anche sulla salute umana.
Come conciliare quindi la tutela delle colture con la sostenibilità ambientale? Il mondo accademico è alla ricerca di soluzioni sempre nuove e il gruppo di ricerca di “FruitFlyNet” avrà l’obiettivo di creare delle trappole elettroniche che possano catturare gli insetti e tutelare le coltivazioni di olive, pesche e agrumi, oltre alla creazione di servizi elettronici in grado di monitorarle.
A beneficiare di questa ricerca – condotta oltre che dall’Unimol anche dall’ Agricultural University of Athens, dall’Università di Cordoba (Spagna), dal Lebanese Agricultural Research Institute (Libano) e dal Tunisian Olive Institute e il Regional Research Centre on Horticulture and Organic Agriculture (Tunisia) – saranno gli agricoltori.